Un interessantissimo articolo di Roberto Cazzolla Gatti, Ph.D. , Biologo ambientale ed evolutivo:
Allarmanti evidenze emergono dalle mappe sulla deforestazione in Indonesia
“Come ho più volte ribadito, non può esistere un “olio di palma sostenibile”. La ragione è semplice: la palma da olio è una pianta tropicale e come tale viene coltivata su terreni tropicali precedentemente ricoperti da foreste. Appare evidente che nessuno che non sia economicamente interessato a questo tipo di commercio, sosterrà che un olio proveniente da migliaia di km di distanza per arrivare sulle nostre tavole in occidente possa essere sostenibile.
Il problema è che chi è lo sostiene, per interessi economici, giustifica il suo utilizzo col fatto che lo stesso sfruttamento in corso in Indonesia sia stato realizzato in passato per la coltivazione delle piante che producono gli oli nostrani d’oliva e di girasole, stravolgendo l’ambiente naturale originario per favorire questo tipo di piantagioni. Questo è certamente vero, ma replicare un simile modello economico insostenibile non può certo giovare alle presenti e future generazioni.
Infatti, non perché si è già realizzata la distruzione dell’ambiente naturale e della biodiversità nei paesi sviluppati (o come li amiamo definire noi “del Primo mondo”), che dobbiamo permettere che questo continui e favorire un tipo di sviluppo devastante per l’ambiente nei paesi in via di sviluppo… [continua a leggere]