Oggi (14 luglio) è il World Chimpanzee Day! Gli scimpanzé (e le grandi scimmie in generale) sono minacciate su sempre più fronti. La minaccia primaria, più estesa, è la perdita di habitat, che è il risultato della conversione delle terre per l’agricoltura, per il disboscamento commerciale, l’estrazione mineraria e petrolifera, spesso nel cuore di foreste che erano ancora incontaminate fino poco tempo fa. Il mercato della carne selvatica o “bushmeat” di scimmie (che, giusto per chiarire, non è solo una cultura africana ma anche un prodotto esportato in Europa, America e Asia, per soddisfare ricchi palati annoiati), insieme al traffico illegale dei cuccioli come animali da compagnia esotici, forniscono enormi incentivi per il bracconaggio. Per il mercato dei cuccioli vengono uccise le madri in allattamento, spesso insieme a tutto il gruppo (pensateci se vedete/condividete video virali che ritraggono cuccioli di scimpanzé vestiti da bimbi in un appartamento). A tutto questo si aggiungono anche le malattie infettive come l’ebola, a cui le grandi scimmie sono molto vulnerabili, e i conflitti armati che fanno tabula rasa di ambienti, comunità umane e progetti di conservazione. L’applicazione lassa delle leggi e la scarsa informazione/consapevolezza fanno il resto. Tutti questi problemi hanno radici profonde, tra cui la diffusione della povertà e delle malattie, la mancanza di opportunità economiche, l’indifferenza politica e la corruzione, i conflitti, lo scarso coinvolgimento della comunità nella gestione delle risorse naturali e la crescita della popolazione umana. La protezione degli scimpanzé è quindi una risposta su più fronti, che va di pari passo con la costruzione di politiche economiche sostenibili, con il benessere delle comunità umane locali, con la cessazione dei conflitti armati e dello sfruttamento ‘coloniale’ dell’Africa, con la salvaguardia di ambienti naturali rari per risorse e biodiversità. Si possono raggiungere tanti obiettivi attraverso la conservazione in situ di una specie e questo rende la conservazione degli scimpanzé qualcosa che ci riguarda tutti intrinsecamente e non un vezzo da primatologi. È tanta roba, ma c’è chi, come le persone nel the Jane Goodall Institute, ci lavora già da decenni grazie ad attività capillarmente diffuse, tanto nei luoghi interessati quanto nei progetti internazionali a supporto (Roots and Shoots), e ha solo bisogno di essere sostenuto! Se potete, pensateci… #WorldChimpanzeeDay