La mia relazione con gli animali nasce dalla Gioia che non è mera felicità: porta in sé l’attraversare gli opposti e armonizzarli come facenti parte della stessa condizione dell’esistenza. Così nella mia relazione e non relazione con gli animali non esistono solo le emozioni considerate ‘positive’ ma anche quelle che sono malviste come la paura, l’aggressività, il disagio, il fastidio, l’ansia ecc… Guardare all’animale (sia esso cane/gatto/pecora/mucca oppure orso/lupo/cinghiale/volpe/corvo o gabbiano/rospo/lucertola/formica/lumaca), solo nei suoi tratti beneficiali ed amorevoli che facilitano l’incontro è negare di fatto l’altro in quanto possessore di una sua identità e proprietario delle sue emozioni.
Con questa visione NonSpecista e NonAntropocentrica, che applico nei percorsi domiciliari e non coi Cani, in qualità di Consulente Riabilitativo (istruttore cinofilo), mi sono avvicinata agli Studi di Etologia Relazionale®.
Sono cresciuta in città con la gran fortuna di avere dei genitori che, ogni giorno, dopo la scuola, mi proponevano passeggiate a contatto con Natura. Ho appreso così fin da piccola, tra ciclamini e castagni, tra more e funghi, come rispettare gli abitanti del bosco (scoiattoli, cinghiali, lepri, volpi ecc…) e come muovermi nell’incontro fortuito. E se non era possibile andare in bosco, c’era la contadina dalla quale mia madre andava a comprare verdura e frutta di stagione. Ci si fermava per due chiacchiere mentre io rincontravo i miei amici: le due capre, le mucche, i due maiali, le due pecore, i tre tacchini. le tante galline e i tanti conigli, i cani e i gatti. Vivere a contatto con tanti animali, accompagnata da una sensibilità materna in sintonia con i cicli naturali ha caratterizzato la mia infanzia e adolescenza e senza che me ne accorgessi mi sono formata, nella relazione con me stessa e con gli animali, in modo spontaneo e autentico, non sentendo differenze tra me e loro. Sono stata anche avvantaggiata dal momento storico: negli anni 1960/1970 si iniziava a lottare contro lo specismo sessista e razzista e si intravedevano le prime consapevolezze verso la sofferenza animale.
E poi c’erano i miei amici randagi: i Cani. Come dimenticare il magnifico Bullo dalla razza indecifrata che mi accompagnava da casa al liceo, oppure il pastorone che portava una palla sgonfia, quando, insieme al cane di famiglia, sceglievo di passeggiare sulla spiaggia… Potrei dire che ho vissuto il mio tempo anche con le ribellioni, le contraddizioni e le pressioni di una società dualistica che andava verso il mantenimento di uno status quo garantista per gli esseri umani e di ‘controllo/dominio’ verso le altre vite.
Ed ecco che piano piano ho visto le realtà contadine scomparire, per far posto ad aziende e allevamenti; i cani randagi essere rinchiusi in prigioni/canili e se gli andava meglio entrare in case di adottanti/salvatori; e gli uomini rinchiudersi nel loro mondo in progresso, nel quale, i cani di famiglia avevano a disposizione il tempo nei centri cinofili, per essere educati, addestrati e allenarsi anche in vista di gare e manifestazioni. Lo specismo e l’antropocentrismo combattuto tra umani si è riversato prepotentemente sugli animali sotto forma di divertimento, finta collaborazione, utilizzo fino al pietismo, subdolo sentimento che allontana dall’empatia oggettiva etologica.
Come fare, allora? “Se vuoi combattere una realtà devi prima farne parte, comprenderla, osservarla in tutti i suoi aspetti e poi puoi lasciarla andare per portare avanti la tua visione”, questo mi sono detta fino a qualche anno fa. Sono entrata in quel mondo con i miei amici boxer per studiare, comprendere ascoltare, acquisire dati e informazioni. In quegli anni, sono andata via dalla città per vivere la mia vita completamente immersa nella Natura a me più affine: la montagna e iniziare una ‘formazione consapevolmente scelta’. Trent’anni di lavoro tra campi di utilità e difesa, manifestazioni cinofile come commissario di ring, canili, campi di agility e stage di obedience, volontariato, attivismo animalista, università e scuole cinofile diverse per acquisire più punti di vista possibili e imparare anche come ‘non essere’.
Una vita parallela a quella lavorativa “ufficiale” da giornalista e maestra di sci con kinderheim annesso, oltre il percorso spirituale nel Buddismo del Sutra del Loto di Nichiren e la vita da mamma con Cani al seguito, la scelta Vegan fatta per etica che mi ha condotto oggi ad essere referente anche per il settore cinofilia dell’associazione Vegan Italia e scrivere per la sua rivista ESSERE Magazine.
Aver frequentato i corsi di Myriam (attualmente sto seguendo il PED) è stato per me trovare moltissimi punti in comune dal punto di vista etico/NonSpecista oltre ad accogliere un aspetto dell’etologia (studiata in un percorso universitario) profondamente ampliato e olistico, in sintonia col mio mondo.
Il trasferimento in un’altra montagna, con una pausa cittadina, oggi, ha dato vita da circa un anno al progetto registrato “AnimAEquilibritas – Loto a + Zampe®” che vede l’approccio NonSpecista e NonAntropocentrico come radice e base comune nei laboratori individuali, di gruppo, nelle scuole e in alpeggio che propongo come Istruttore Cinofilo FICSS e come Operatore Certificato in Etologia Relazionale®,
– PERCORSI DOMICILIARI di ZOOANTROPOLOGIA
– BOSCHETTITUDINE a + Zampe®
– CUCINA a + Zampe®
– MUSICA a + Zampe®
– Gli ANIMALI e il KARMA®
– VACANZE a + Zampe®
– SEMINARI e INCONTRI su “Cinofilia e Etica”, “Il Viaggio Insieme”, “Il Gioco nonAntropocentrico”, “La Relazione e la Compassione: inganni e opportunità”, presentati in Festival Vegan (VeganDays) e Giornate in Alpeggio.
Laboratori e seminari nei quali il mio impegno è verso una co-trasformazione consapevole NonAntropocentrica per una considerazione di se stessi e degli animali specie specifica non necessariamente legata all’obbligo della relazione che spesso è vincolante e condizionante per l’animale non umano. Laddove esiste, creare una compliance con la famiglia al fine di destrutturare le pesanti strutture educative/addestrative che ancor oggi si basano su ingaggio, rinforzo e condizionamento a favore del recupero e del pieno possesso dell’apprendimento e della vita in cui gli attori (Uomo/Cane), possano essere individui completi, realizzati e gioiosi che non dipendono gli uni dagli altri ma scelgono liberamente di condividere esperienze diverse
Il fine è trasformare l’antropocentrismo e l’antropomorfismo, profonde cause dei disagi sia umani sia animali, in una visione oggettiva delle diverse soggettività, tenendo conto delle caratteristiche individuali fisio-etologiche e ontologiche in analogia e omologia.
Un progetto complesso che comincia a dare i suoi frutti, abbandonando completamente i metodi, i protocolli e le linee guida di scuole e associazioni varie, vicino, invece, in moltissimi aspetti allo spirito della Scuola di Etologia Relazionale®, il tutto sempre filtrato dalla mia etica Vegan e dal mio essere buddista del Sutra del Loto sempre in divenire.
Fabiana
E-mail: animaequilibritas@yahoo.com