La capacità di interagire con successo con altri animali si basa in larga misura su risposte comportamentali flessibili che richiedono apprendimento e memoria. Nell’ambito delle interazioni sociali, una delle conseguenze più vantaggiose è la possibilità di imparare informazioni importanti per la propria sopravvivenza osservando gli altri, risparmiando così il tempo, i rischi e i costi energetici di una strategia per tentativi ed errori. Questa forma di apprendimento è detta “apprendimento sociale” ed è principalmente studiata e documentata tra animali della stessa specie. Talvolta, tuttavia, anche l’osservazione di individui di un’altra specie può essere fonte di informazioni preziose, quantomeno fintanto che entrambe le specie condividano gli stessi bisogni ecologici. La localizzazione del cibo, la scelta dell’habitat e l’evitamento di predatori, ad esempio, sono comportamenti in cui l’apprendimento sociale tra eterospecifici è stato più volte osservato dagli etologi.
Di frequente, la convivenza ravvicinata con un’altra specie porta ad associare le sue chiamate specie-specifiche di allarme alla presenza di un predatore/pericolo in comune. Esistono però forme più complesse e indirette di apprendimento dagli altri animali, per esempio: un individuo può acquisire la posizione di un cibo nascosto dopo aver visto un altro animale nell’atto di scovarlo con successo.
Un caso molto interessante di questo tipo è stato studiato in un animale che i più di noi probabilmente non assocerebbero istintivamente all’apprendimento sociale o alle capacità di apprendimento in generale: la lucertola campestre (Podarcis siculus).
Questo piccolo rettile molto adattabile abita una vasta tipologia di habitat ed è uno dei sauri più diffusi in Italia, ma è presente anche in diversi altri paesi (principalmente europei, ma non solo). Nella fattispecie, la sua capacità di apprendimento sociale è stata studiata in Portogallo, dove la specie è classificata come alloctona (introdotta dall’uomo).
Per questo studio, i ricercatori hanno raccolto diverse decine di lucertole campestri e le hanno sottoposte a un test di apprendimento: avrebbero dovuto imparare a trovare del cibo nascosto sotto un piccolo disco colorato di blu, in un’arena con dischi di diversi colori (in cui solo l’opzione blu conteneva cibo). Le lucertole erano divise in due gruppi: quelle del primo avevano l’opportunità di guardare attraverso un plexiglas trasparente altre lucertole già addestrate (dimostratori) a trovare il cibo sotto il disco blu; quelle del secondo (gruppo di controllo) dovevano trovare il cibo da sole, per tentativi ed errori.
Per ‘aggiungere pepe’ all’esperimento, le lucertole addestrate con funzione di dimostratori erano di due specie diverse: in parte lucertole campestri (stessa specie), in parte lucertole di Bocage (specie diversa).
Ripetendo più volte l’esperimento, i ricercatori hanno scoperto che le lucertole campestri che osservavano un dimostratore riuscivano a risolvere il compito con meno tentativi di quelle lasciate da sole e -cosa più interessante- la differenza di specie dei dimostratori non era importante ai fini dell’apprendimento sociale: le lucertole campestri sapevano imparare la localizzazione del cibo nascosto anche osservando il comportamento delle lucertole di Bocage.
La capacità di imparare dagli altri, inclusi individui di specie diverse, potrebbe dare a questi sauri un notevole vantaggio in nuovi ambienti sconosciuti.
“La capacità di imparare dagli animali residenti originari del nuovo habitat in cui è introdotta, può essere una scorciatoia per imparare ogni sorta di cose sul nuovo ambiente, come ad esempio dove trovare cibo o buoni rifugi e quali luoghi evitare”, ha detto in un’intervista Isabel Damas-Moreira coautrice dello studio pubblicato dalla Royal Society (https://doi.org/10.1098/rsbl.2018.0532).
Nei rettili, e in altri animali considerati erroneamente “inferiori” in termini cognitivi-comportamentali, spesso si valuta la capacità di adattamento a nuovi ambienti in termini meramente fisiologici, ma questo studio rende evidente come anche le capacità cognitive, in particolare l’apprendimento sociale, possano essere un fattore rilevante per il loro successo evoluzionistico.